Le possibilità della fisarmonica moderna sono molto ampie e il repertorio solistico, pur sviluppato interamente negli ultimi 60 anni, spazia dai brani originali alle trascrizioni.
I tre programmi elencati offrono una panoramica su alcuni importanti aspetti del repertorio fisarmonicistico.
Il primo comprende i più interessanti brani originali italiani della seconda metà del ‘900 quando la fisarmonica si affacciava alle soglie dell’ambiente “colto” e cominciava a destare l’attenzione di personalità del calibro di Fugazza e di Pozzoli.
Il secondo propone invece le variazioni su temi di Paganini di due importanti compositori tedeschi che si avvicinarono alla fisarmonica nell’immediato dopoguerra e due opere tratte dall’ampio repertorio originale russo: La Suite di Tschaikin, ispirata all’antico ma ricca di suggestioni moderne e il brano di Iwanow, che trae ispirazione dal folklore come moltissime composizioni della tradizione dell’Europa dell’est.
Il terzo programma, infine, sviluppa la radice popolare della fisarmonica, grande ricchezza dello strumento, con una serie di temi tradizionali rivisti in chiave classica, con due brani appartenenti al genere definito “varieté” oltre all’immancabile Piazzolla e alla famosa Cavatina di Figaro, eseguita utilizzando il “bellow shake”, spettacolare effetto sonoro caratteristico della fisarmonica moderna.